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Mi spiace dirlo ma per l’ennesima volta si omette un aspetto fondamentale nell’analisi: paghiamo tasse alte perché lo Stato si faccia carico di chi realmente non può pagare un affitto a prezzo di mercato. Invece lo Stato per primo non solo non sta costruendo case popolari nuove ma sta svendendo le case popolari ai privati perché gli enti che dovrebbero gestirli sono corrotti e incapaci, prendono soldi pubblici (Stato, Regioni, UE) e non fanno i lavori di manutenzione, così le case quando gli inquilini muoiono sono inagibili per la normativa attuale. A Roma si prevedono decina di migliaia di appartamenti in meno. Poi ci sono i lavoratori in nero che potrebbero pagare e non lo fanno e quelli che contano sulle deroghe dei giudici che vengono concesse sempre. Nell’articolo non si dice che quel 75% dei morosi che non paga, fa sì che il proprietario debba coprirgli le spese condominiali ordinarie, straordinarie, le tasse (vedi IMU) e anche le spese legali che da recenti studi ammontano in media tra i 5 e i 10 mila euro per moroso. Poi ci sono i danni che a volte ammontano a migliaia di euro fatti per ripicca per i quali l’affittuario non paga mai, fino ad arrivare a casi di gente che rende l’appartamento inagibile. Ancora una volta il proprietario di un immobile è descritto come un avido, ricco immobiliarista, quando invece, tanti sono solo poveracci che hanno ereditato magari la casa dello zio o del genitore e siccome anche loro sono precari/pensionati vorrebbero integrare i loro esigui guadagni. Diverso il discorso degli immobiliaristi, ma sarebbe corretto distinguere. Altro aspetto è che spesso quel proprietario, terrorizzato dalla situazione sopra sentita o vissuta in prima persona, si muove verso affitti brevi proprio per non affrontare quella trafila, peraltro per guadagnarci da piccoli che pagano le tasse, bisogna farsi le pulizie e fare i check in/out a tutte le ore come un albergo e rispondere alle richieste. La risposta alla crisi abitativa a Barcellona si è tradotta nel Comune che garantisce l’affitto al proprietario, così ha gli strumenti per controllare anche la situazione vera economica dell’affittuario moroso; in Francia esiste un elenco accessibile solo ai proprietari degli inquilini morosi così si tutelano gli onesti (e c’è il GDPR anche da loro); in Australia a fronte di uno sfratto, se entro 1 mese non lasci l’appartamento ti sgombera la polizia. Alimentare la “guerra” tra proprietari “normali” e affittuari fa gli interessi solo delle grandi multinazionali, che quando i piccoli non ne possono più, vendono e loro acquistano. Come a Berlino, avranno il potere di far fare leggi dure che penalizzeranno sempre di più le fasce deboli. Dovremmo tutti rimettere al centro la discussione sulla nuova edilizia di case popolari o a prezzo calmierato. Vale anche per gli studenti: i nuovi studentati privati hanno camere da 1.000 euro. Questo è meglio?

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